INAUGURAZIONE DI S.P.I.N.A.L. Spinal People Injury Neurorehabilitation Applied Laboratory

Venerdì 25 maggio 2007 presso l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione (IMFR) è stato inaugurato il laboratorio per lo studio funzionale e il ripristino del movimento nei soggetti con lesioni del midollo spinale. Nato dalla collaborazione tra la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, l’IMFR di Udine e l’Associazione Tetra-Paraplegici della Regione , SPINAL è il primo centro del suo genere in Italia: propone, infatti, un modello di collaborazione tra la ricerca di laboratorio e la pratica clinica nell’ambito del recupero di lesioni del midollo, un’esperienza che ha già dato importanti successi in Svizzera, Austria e Olanda.

ERANO PRESENTI : L’AZIENDA SANITARIA N.4, L’AZIENDA OSPEDALIERA, LA SISSA, L’IMFR, LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA, L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE, LA PROVINCIA E IL COMUNE DI UDINE, LA HYPO GROUP BANK ALPE ADRIA, L’ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI DEL FVG

Come nelle tappe della vita di ciascuno, la maggior età, la laurea, il matrimonio… si invitano gli amici, i parenti e si fa festa, così, in una atmosfera di allegra eccitazione si sono svolti i rituali dell’inaugurazione di Spinal, un laboratorio per cercare capire i meccanismi di base di una lesione al midollo spinale e come intervenire nel migliore dei modi per curarla.
C’eravamo tutti, come il giorno della presentazione del progetto il 16 settembre del 2005, e tutti hanno voluto sottolineare la stessa importantissima cosa: la forza del progetto Spinal risiede nello scambio diretto di competenze tra scienziati e medici. Alcune attività sperimentali di laboratorio di grande valore, infatti, possono mancare dell’esperienza maturata nel rapporto clinico coi pazienti. D’altra parte alcune ricerche cliniche, svolte esclusivamente sui pazienti, possono essere prive delle conoscenze di base che provengono dalle più recenti evoluzioni scientifiche.
Noi della Associazione Tetra-Paraplegici abbiamo proprio fatto festa: abbiamo stampato manifesti e volantini, abbiamo creato una spilla d’argento e lacca azzurra, abbiamo coinvolto e ci siamo coinvolti in una avventura che promette di essere sempre più importante e interessante.
In questa atmosfera formale come si conviene ma di condivisa contentezza hanno fatto da moderatori Pietro Enrico di Prampero, professore ordinario di fisiologia dell’Università degli Studi di Udine, Paolo Di Benedetto, direttore del dipartimento di medicina riabilitativa presso l’IRMFR.
Il direttore medico dell’IMFR Alessandrino Fanzutto ha dato il benvenuto a tutti i convenuti, con particolare entusiasmo.
I rappresentanti dei tre principali attori di Spinal hanno portato il loro saluto:
Paolo Basaglia, direttore generale dell’ASS 4 Medio Friuli che ha accennato all’accorpamento, che si sta cercando di realizzare, dell’IMFR con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Stefano Fantoni, direttore della SISSA di Trieste, ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra la ricerca e la clinica.
Giovanni De Piero, presidente della Associazione TP del FVG ha indicato in Spinal la nuova frontiera per le persone con mielolesione del fvg.
Il dott. Agostino Zampa, IMFR, : ha ripercorso la storia del Laboratorio Spinal e ha presentato importanti istituti di ricerca, come Notwill in Svizzera e ICORD in Canada, che, come Spinal , coniugano l’attività clinica con la ricerca.
Il prof. Andrea Nistri, SISSA: Ha ringraziato tutti i finanziatori di Spinal con una bella slide che li elencava. Ha sottolineato l’obiettivo della ricerca: comprendere i meccanismi di base della lesione spinale, sviluppare nuovi approcci terapeutici, migliorare la terapia neuroriabilitativa. Ha fatto notare come in un ambiente di fertile crescita si creano le condizioni per una costante formazione del personale e per lo sviluppo di collaborazioni internazionali.
Il dott. Giuliano Taccola, SISSA: Ha proposto il lavoro finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il biennio 2006/2007 e che ha rappresentato il primo progetto di ricerca di base realizzato nel laboratorio Spinal. “… la capacità di generare il programma locomotorio è preservata nel midollo spinale dopo un danno soprastante ma le caratteristiche di questo programma locomotorio sono cambiate e probabilmente non più utilizzabili per il cammino. La sfida aperta è capire quindi cosa sia successo e come riabilitare il midollo sottolesionale perchè possa essere utilizzato a fini funzionali.”
La dott. Emiliana Bizzarrini, IMFR, : ha detto che per i clinici lo scopo del progetto è lo stesso: riattivare il programma locomotorio a livello midollare. Per fare ciò si devono fornire degli stimoli, ossia delle afferenze periferiche, efficaci. Gli strumenti utilizzati per fornire tali afferenze, anche sulla base dei risultati confortanti della Letteratura, sono principalmente due: il cammino in sospensione di carico (Body Weight Supported Treadmill Training) e la stimolazione elettrica funzionale (SEF). Si cerca di indurre una deambulazione che, pur diversa per caratteristiche di pattern muscolare, risulti il più simile possibile per traiettorie ed angoli articolari al cammino normale.
Maria Amalia D’Aronco, pro-rettore dell’Università degli Studi di Udine ha ricordato la collaborazione in essere tra l’Associazione e la facoltà di Economia proprio a favore di Spinal:Cristiana Compagno, professore ordinario di strategie d’impresa dell’Università degli Studi di Udine, ha guidato il lavoro di tesi della dott. Elisa Ius accogliendo la richiesta dell’associazione tetra-paraplegici fvg di poter contare su uno strumento di lavoro di reale valore per la realizzazione della campagna di raccolta fondi per la cura delle lesioni del midollo spinale.
Fabrizio Bresadola, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, si è complimentato per la realizzazione perché non c’è progresso clinico se alla base non c’è ricerca e la ricerca se non indirizzata dalla clinica dimentica la realtà e le finalità di assistenza alla persona.
Lorenzo Di Tommaso, Hypo Group Alpe Adria, importante finanziatore di Spinal, è rimasto particolarmente colpito dall’ultima frase del volantino che abbiamo distribuito “Perché…” – dove sono elencati i motivi per cui sostenere Spinal – e che dice: “Perché vorremmo che il nostro sogno partisse proprio dal Friuli Venezia Giulia”. La frase gli ha fatto ricordare il suo sogno, di un po’ di anni fa, di far partire da qui una nuova banca, poi diventata una importante realtà per tutto il nord del paese. Ha augurato a Spinal di avere altrettanta fortuna.
L’Assessore Regionale alla Salute Ezio Beltrame si è unito alle altre voci nel sostenere l’importanza del collegamento della ricerca alla pratica clinica.
Ha concluso il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini: Una scommessa vinta, ricordando quando venne presentata nel settembre del 2005 l’iniziativa, con la consapevolezza che c’erano le condizioni per farcela. A meno di due anni il risultato c’è stato, ed è grande, come succede quando tutti fanno, e bene, la propria parte, nel dialogo e nella relazione, mettendo in rete mezzi e capacità, aprendosi anche ai soggetti privati. Tre condizioni hanno permesso questa realizzazione: la componente politico-amministrativa attraverso l’azione dell’azienda sanitaria, la componente scientifica rappresentata dalla SISSA e i fantastici interlocutori dell’Associazione tetra-Paraplegici del fvg.
Leggendo i giornali ci si crea la convinzione di star vivendo in una società incapace di ottenere risultati, invece oggi la realtà ci da altre conferme.

pubblicato sul n.15 El Cochecito giugno 2007

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